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Una notte al museo 2 - La fuga22/05/2009, h.11.27
Un'altra avventura tra statue e reliquie, ma sembra la copia della precedente
Una notte al museo 2 - La fuga22/05/2009, h.11.27
Un'altra avventura tra statue e reliquie, ma sembra la copia della precedente
Giudizio: di Massimo Favia
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Larry (Ben Stiller) diventato un famoso imprenditore di oggetti commerciali decide di tornare al museo di storia naturale ma si accorge che i suoi vecchi amici sono stati riposti in casse per essere trasferiti nei magazzini dello Smithsonian. Nel nuovo immenso museo si scatenerà una guerra capeggiata dal sovrano egizio Kahmunrah (Hank Azaria) aiutato da tre impavidi compagni: Napoleone, Al Capone e Ivan il terribile. Per la prima volta un film di azione e avventura è girato negli spazi immensi dello Smithsonian Institution di Washington DC, il più grande museo degli Stati Uniti e il più visitato nel mondo. Il regista Shawn Levy punta in alto ma il suo intento di bissare il successo del primo episodio non riesce. L’idea interessante di rianimare i vecchi personaggi della storia non è seguita da una sceneggiatura ragionata e lo spettatore rischia di assistere ad una copia allargata del primo episodio. Manca inoltre il sottotema (il rapporto padre-figlio) fondamentale per il coinvolgimento emotivo dei più grandi. Restano comunque delle battute degne di nota (Napoleone confessa di avere un figlio in Italia basso come lui che da giovane cantava sulle navi da crociera..) e una bella dose di fantasia.
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Larry (Ben Stiller) diventato un famoso imprenditore di oggetti commerciali decide di tornare al museo di storia naturale ma si accorge che i suoi vecchi amici sono stati riposti in casse per essere trasferiti nei magazzini dello Smithsonian. Nel nuovo immenso museo si scatenerà una guerra capeggiata dal sovrano egizio Kahmunrah (Hank Azaria) aiutato da tre impavidi compagni: Napoleone, Al Capone e Ivan il terribile. Per la prima volta un film di azione e avventura è girato negli spazi immensi dello Smithsonian Institution di Washington DC, il più grande museo degli Stati Uniti e il più visitato nel mondo. Il regista Shawn Levy punta in alto ma il suo intento di bissare il successo del primo episodio non riesce. L’idea interessante di rianimare i vecchi personaggi della storia non è seguita da una sceneggiatura ragionata e lo spettatore rischia di assistere ad una copia allargata del primo episodio. Manca inoltre il sottotema (il rapporto padre-figlio) fondamentale per il coinvolgimento emotivo dei più grandi. Restano comunque delle battute degne di nota (Napoleone confessa di avere un figlio in Italia basso come lui che da giovane cantava sulle navi da crociera..) e una bella dose di fantasia.
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