domenica 6 dicembre 2009

SPOT INFORMATION CANON




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mercoledì 25 novembre 2009

martedì 17 novembre 2009

domenica 8 novembre 2009

sabato 24 ottobre 2009

mercoledì 7 ottobre 2009

IL VALORE DELLA SCIENZA

Non tutte le scoperte scientifiche sono di valore per l'umanità.(Bisogna valutare le conseguenze)Not all scientific discoveries are of value to humanity.( You must evaluate the consequences)

lunedì 17 agosto 2009

freelogo INTEMPO stipvideo



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Categoria: Intrattenimento



COS'E' LA BIOMUSICA?


INTEMPO freelogo

I PENSIERI DEL GALLO

sabato 1 agosto 2009

lunedì 27 luglio 2009

Argilla
Argilla è il termine che definisce un sedimento non litificato estremamente fine (le dimensioni dei granuli sono inferiori a 2 μm di diametro) costituito principalmente da allumino-silicati idrati appartenenti alla classe dei fillosilicati.
Indice[nascondi]
1 Minerali argillosi e loro classificazione
1.1 A due strati T-O (tetraedrico-diottaedrico)
1.2 A tre strati T-O-T (teatredrico-diottaedrico-tetraedrico)
1.3 A quattro strati T-O-T-O (tetraedrico-diottaedrico-tetraedrico-triottaedrico)
1.4 A strati misti
2 Genesi e proprietà fisico-chimiche delle argille
3 Rocce e sedimenti argillosi caratteristici
3.1 Varietà locali
4 Utilizzo storico e moderno dell'argilla
5 Cosmesi
6 Vivaistica
7 L'argilla nella medicina alternativa
8 Note
9 Bibliografia
10 Voci correlate
11 Collegamenti esterni
//

Minerali argillosi e loro classificazione [modifica]
I minerali costituenti delle argille sono definiti minerali argillosi oppure minerali delle argille. Sono tutti dei fillosilicati e vengono classificati in quattro gruppi principali, in base alla struttura cristallografica:

A due strati T-O (tetraedrico-diottaedrico) [modifica]
Il rappresentante principale di questo gruppo è la Caolinite di formula chimica (Al)2Si2O5(OH)4, di genesi idrotermale o per alterazione in ambiente acido di feldspati. I maggiori depositi sedimentari sono di ambiente lacustre. Si presenta in aggregati terrosi di colore variabile fra il grigio-giallastro e il grigio-bruno.

A tre strati T-O-T (teatredrico-diottaedrico-tetraedrico) [modifica]
A questo gruppo appartiene la Montmorillonite di formula chimica (Na, Ca)0.33(Al, Mg)2Si4O10(OH)2·nH2O, un minerale argilloso di colore bianco e grigio-bianco se in aggregati (componente principale dei fanghi di perforazione e scavo chiamati bentoniti), che si forma per alterazione di feldspati in rocce a basso contenuto di silice. La capacità della montmorillonite di espandere il periodo basale (ovvero la distanza fra gli strati) per sostituzione dell'acqua con glicol etilenico e di ridurlo eliminando l'acqua per riscaldamento, la rende particolarmente utile per classificare e misurare la frazione argillosa di un sedimento nelle analisi diffrattometriche a raggi X. A tale gruppo appartiene anche l'Illite, un minerale argilloso potassico chimicamente simile alla mica muscovite.

A quattro strati T-O-T-O (tetraedrico-diottaedrico-tetraedrico-triottaedrico) [modifica]
È il gruppo delle Cloriti, che sono minerali argillosi magnesiaco-ferrosi, di origine prevalentemente metamorfica di basso grado su rocce magmatiche silicatiche o sedimentarie clastiche silicee. Per la loro genesi, le cloriti sono componenti importanti anche di rocce non argillose.

A strati misti [modifica]
Sono minerali "costituiti" da combinazioni complesse (distinte in regolari e irregolari) degli strati dei gruppi precedenti. Sono i minerali argillosi più diffusi nelle rocce sedimentarie e nei terreni e vengono denominati in base ai gruppi costituenti. Abbiamo le illiti-montmorilloniti, le caoliniti-montmorilloniti, illiti-cloriti-montmorilloniti, le cloriti-vermiculiti.
In sintesi, infatti, i silicati hanno come elemento costituente un catione di Silicio (Si) - e Alluminio (Al) che per le dimensioni ioniche può svolgere il ruolo di sostituente, non riconoscibile chimicamente, del Silicio, da cui il termine di allumo-silicati - in coordinazione tetraedrica con quattro atomi di Ossigeno. Questi gruppi anionici, tetraedrici, possono essere isolati oppure collegati fra loro a formare coppie, anelli, nastri, sviluppi bidimensionali (planari) di teatraedri, sviluppi tridimensionali. A ogni conformazione cristallografica corrispondono classi di minerali molto diversi.
I fillosilicati ("silicati a foglia") raggruppano i minerali che presentano uno sviluppo bidimensionale dei tetraedri Silicio-Ossigeno. Si tratta di catene di tetraedri affiancate, unite fra loro, sullo stesso piano, a formare una maglia ad anelli, generalmente di simmetria pseudoesagonale. In tre dimensioni, la struttura cristallografica di un fillosilicato è costituita da piani bidimensionali di teatraedri a maglia ciclica (strati T) sovrapposti a strati ottaedrici (strati O) costituiti da cationi bivalenti e trivalenti, prevalentemente, Magnesio (Mg), Calcio (Ca), Sodio (Na), Potassio (K), Ferro (Fe) e Alluminio (Al). Gli atomi comuni fra i due strati sono gli ossigeni. Questa classe di silicati è generalmente idrata, con la presenza di ossidrili (OH) che si dispongono al centro degli anelli tetraedrici. I fillosilicati sono una classe molto numerosa con due sottoclassi principali: i minerali argillosi e le miche. In base alla coordinazione fra gli strati T e O, al tipo di strato ottaedrico, derivano le combinazioni che definiscono i quattro gruppi di minerali argillosi.

Genesi e proprietà fisico-chimiche delle argille [modifica]
La genesi dei minerali argillosi nelle rocce è secondaria, per alterazione chimica (in ambiente acido o alcalino) di rocce magmatiche silicee, per deposizione da soluzioni idrotermali, metamorfismo di basso grado (nel caso delle cloriti). La formazione dell'Argille come sedimenti clastici sciolti, come suoli, avviene per dilavamento di rocce contenenti minerali argillosi, con la concentrazione del sedimento fine, a seguito di un lungo trasporto prevalentemente in acqua, in ambienti lacustri, marini, lagunari.
I minerali argillosi hanno caratteristiche fisico-chimiche peculiari, quali la dimensione micrometrica dei cristalli che comportano notevoli capacità di assorbimento d'acqua, scambio ionico e fissazione di cationi. Questo caratteristiche conferiscono al sedimento argilloso una sensibile plasticità se miscelato con acqua e refrattarietà se disidratato, proprietà che hanno permesso lo sviluppo dell'industria laterizia e ceramica.
Le argille, a causa della ridottissima dimensione dei granuli e alla elevata capacità di assorbimento, sono, assieme ai limi/limi argillosi, terreni coesivi, ovvero terreni le cui caratteristiche meccaniche sono determinate dalla coesione fra i granuli (e quindi dallo stato di idratazione) piuttosto che dall'attrito fra gli stessi.

Rocce e sedimenti argillosi caratteristici [modifica]
Argillite: roccia sedimentaria con tessitura clastica a grana finissima che si forma per litificazione di un sedimento argilloso spesso eterogeneo (costituito da minerali argillosi delle varie classi summenzionate). Può contenere una percentuale ridotta di sedimenti fini costituiti da quarzo e minerali non silicei quali carbonati, ossidi di ferro, evaporiti. Di colore molto variabile (varie tonalità di grigio, fino a quasi nera se organica; rosso bruna, violacea, verde), deriva dai minerali argillosi che la compongono, la facile fissilità in lamine. La genesi è prevalentemente sedimentaria in ambiente marino, lagunare, lacustre.

Deposito di varva Pleistocenica
Varve: una roccia argillosa caratterizzata da una fitta alternanza di strati bicolore, chiari e scuri, e a differente granulometria, sabbioso-limosi i primi, argillosi i secondi. L'alternanza degli strati riflette il differente periodo di deposizione del materiale (nel caso specifico, un sedimento lacustre di trasporto glaciale). I sedimenti più grossolani sono originati nel periodo primaverile-estivo, in seguito all'aumento dell'acqua di fusione del ghiacciaio, quelli più fini e scuri, argillosi e ricchi di materiale organico, sono di deposizione invernale.

Varietà locali [modifica]
Caranto: una argilla sovraconsolidata pleistocenica, estremamente compatta, di colore grigio-grigio brunastro con fiammature ocra. È un livello-guida della transizione Pleistocene-Olocene nella laguna di Venezia ed aree circostanti.
Quick Clay (Argilla Veloce, detta anche Argilla di Norvegia): un particolare tipo di argilla marina, tipica dei suoli ghiacciati di Norvegia, Canada e Svezia. Estremamente compatta e anche particolarmente sensibile alla velocità di applicazione di un carico. Se disturbata, caricandola velocemente, subisce un processo quasi istantaneo di perdita di coesione simile alla liquefazione

Utilizzo storico e moderno dell'argilla [modifica]

Argille del Periodo Quaternario in Estonia.
L'argilla è malleabile quando idratata e può quindi essere facilmente lavorata con le mani. Quando è asciutta diventa rigida e quando subisce un intenso riscaldamento, diventa permanentemente solida e compatta. Queste proprietà rendono l'argilla, uno dei materiali più economici e largamente usati nella produzione ceramica fin dall'antichità. Le prime testimonianze di utilizzo di questo materiale da parte dell'uomo per creare manufatti risalgono al periodo neolitico, quando i primi oggetti di argilla (ciotole, vasi, ecc.) venivano cotti direttamente sul fuoco.
Vari popoli hanno utilizzato l'argilla per la produzione di manufatti, tra i quali si annoverano gli antichi Egizi, i Persiani e i Cinesi con le loro porcellane e i celadon. Già nell'antichità gli uomini avevano imparato ad aggiungere una polvere silicea al prodotto argilloso prima di effettuare una seconda cottura, allo scopo di migliorarne l'aspetto e la robustezza.[1] Per ottenere questi capolavori è stato necessario provare a variare sia la potenza del fuoco sia l'atmosfera a cui si realizzava la cottura.[2]L'argilla, attualmente, oltre che nella ceramica, è usata anche in molti processi industriali, come la preparazione della carta, la produzione di cemento, laterizi, filtri chimici.

Cosmesi [modifica]
L'argilla è talvolta utilizzata per usi esterni cosmetici, come ad es. la maschera a base di argilla, che molte persone applicano sulla pelle. Il principio secondo cui agisce è la sua variabile consistenza a contatto con l'acqua; l'argilla disciolta parzialmente in acqua viene applicata come fango, con uno spessore dell'ordine di millimetri, su una zona della pelle (tipicamente sul viso, ma anche su tutto il corpo). L'argilla dopo un periodo nell'ordine di decine di minuti si asciuga completamente divenendo un film rigido aderente perfettamente ad ogni asperità. La parte dello strato della pelle più esterna (strato corneo dell'epidermide) lentamente si scolla dallo strato granuloso dell'epidermide e resta adesa all'argilla, la quale venendo rimossa (ad esempio con acqua) esfolia questo piccolo strato di cellule morte superficiali che abbandonano il corpo del soggetto. Come risultato la pelle appare al tatto (ed otticamente) notevolmente più liscia e morbida. Questo accorgimento estetico è stato usato empiricamente per millenni da varie culture antiche, fino a giungere pressoché invariato ai giorni nostri.

Vivaistica [modifica]
Nell'ortocoltura e floricoltura indoor, spesso vengono utilizzati materiali o miscele di materiali in sostituzione o per la replicazione del suolo; a queste applicazioni viene adattata un tipo di argilla trattata denominata "argilla espansa". Si tratta di granuli, sferette rozzamente irregolari, ottenute principalmente mediante trattamento termico di piccole quantità di argilla. A secondo del diametro, o granulometria, vengono utilizzate per diversi tipi di colture. La principale caratteristica per cui viene apprezzata l'argilla espansa è il drenaggio che è possibile ottenere col suo utilizzo come suolo puro o miscelato con altro terriccio. I granuli sono a bassa densità poiché immagazzinano al loro interno una quantità di aria che li rende molto leggeri ma possono immagazzinare anche una quantità di umidità quando vengono bagnati, divenendo più pesanti.

L'argilla nella medicina alternativa [modifica]

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte alle verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo: leggi le avvertenze.

Un altro utilizzo dell'argilla, anch'esso derivato dal passato, è nel campo della medicina alternativa. In particolare viene utilizzata per uso interno, (seguendo particolari accorgimenti ed utilizzando argilla appositamente filtrata e ripulita) per curare disturbi dell'apparato digerente (ad esempio acidità di stomaco). In queste pratiche, non validate dal metodo scientifico, vi sono dei rischi, anche piuttosto seri, riconducibili a determinate modalità di assunzione o derivanti dall'utilizzo di alcune tipologie di argilla.

Note [modifica]
^ "Dalla creta all'opera d'arte", di Carla Marchelli, pubbl. su "Le Scienze", num.384, agosto 2000, pag.104
^ "Dalla creta all'opera d'arte", di Carla Marchelli, pubbl. su "Le Scienze", num.384, agosto 2000, pag.104

Bibliografia [modifica]
C. Cipriani, C. Garavelli, Carobbi - Mineralogia, II volume - Cristallografia chimica e Mineralogia speciale, USES, 1987
A. Mottana, R. Crespi, G. Liborio, Minerali e rocce, Mondadori, 1977

Voci correlate [modifica]
Ceramica
Prodotti ceramici
Barbottina
Argilla sovraconsolidata
Argilla normalconsolidata

Collegamenti esterni [modifica]
(EN) raccomandazioni AIPEA per la nomenclatura del termine, da American Mineralogist
(EN) WHO (2005), Bentonite, kaolin, and selected clay minerals, number 231 in ‘Environmental Health Criteria’
(EN) argilla nell'edilizia
Portale Mineralogia
Portale Scienze della Terra
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Argilla"
Categorie: Minerali Silicati Materiali ceramici
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Ultima modifica per la pagina: 23:37, 14 lug 2009.
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sabato 11 luglio 2009

INTEMPO - COMUNICATIONS STRIP VIDEO

INTEMPO COMUNICATION - strip - IL CUBITO - METRO CUBO unità di misura

IL METRO CUBO



lingua francese Système international d'unités), abbreviato in SI, è il più diffuso tra i sistemi di unità di misura. Assieme al Sistema CGS, viene spesso indicato come sistema metrico, soprattutto nei paesi anglosassoni.
Le unità, la terminologia e le raccomandazioni del Sistema internazionale vengono stabilite dalla Conférence générale des poids et mesures (CGPM), denominata in italiano "Conferenza generale dei pesi e delle misure", organismo collegato con il Bureau international des poids et mesures (BIPM), chiamato in italiano "Ufficio internazionale dei pesi e delle misure".
Questo sistema di grandezze ed unità di misura nasce nel 1889 con la 1ª CGPM ed allora si chiamava "Sistema MKS" perché comprendeva solo le unità fondamentali di lunghezza (metro), massa (chilogrammo) e tempo (secondo). Nel 1935, su proposta del fisico italiano Giovanni Giorgi, il sistema fu denominato "Sistema MKSΩ" ed adottato dalla Commissione Elettrotecnica Internazionale, perché la quarta unità fondamentale introdotta fu l'ohm, per la misura della resistenza elettrica. Nel 1946, su proposta di Giovanni Giorgi, la CGPM approva l'entrata dell'ampere come unità di misura fondamentale della corrente elettrica, in sostituzione alla resistenza elettrica. Nasce così il "Sistema MKSA", anche chiamato "Sistema Giorgi" in onore del fisico. Nel 1954, la 10ª CGPM, aggiunge il kelvin e la candela come unità di misura fondamentali. Nel 1961 la 11ª CGPM sancisce la nascita del Sistema internazionale (SI). Nel 1971 la 14ª CGPM aggiunge la mole fra le unità fondamentali di questo sistema.
Oggi, quindi, il SI è basato su sette grandezze fondamentali (con le rispettive unità di misura), con le quali vengono definite le grandezze derivate (e rispettive unità di misura). Il SI, inoltre, definisce una sequenza di prefissi da premettere alle unità di misura per identificare i loro multipli e sottomultipli.
Il Sistema internazionale è un sistema coerente, in quanto le sue grandezze ed unità derivate si ricavano come prodotto di grandezze ed unità fondamentali.
Indice[nascondi]
1 Norme di scrittura
1.1 Scrittura delle unità
1.2 Scrittura dei simboli
1.3 Scrittura delle cifre
1.4 Disposizioni di legge
2 Le unità di misura del SI
2.1 Unità fondamentali
2.2 Unità derivate
2.3 Prefissi
2.4 Unità non SI accettate per essere usate con il Sistema internazionale
2.4.1 Unità non SI accettate perché più precise
2.4.2 Altre unità non SI attualmente accettate
3 Note
4 Bibliografia
5 Voci correlate
6 Collegamenti esterni
//

Norme di scrittura [modifica]
Per uniformare la grafia ed evitare errori di interpretazione, il SI prevede alcune norme per la scrittura delle unità di misura e dei relativi simboli.

Scrittura delle unità [modifica]
Per quanto riguarda le unità di misura, esse dovrebbero essere scritte per esteso, e non indicate con il simbolo, se inserite in un testo discorsivo; la scrittura estesa deve essere in carattere tondo minuscolo e si devono evitare segni grafici come accenti o segni diacritici. Ad esempio si deve scrivere ampere, e non ampère o Ampere.

Scrittura dei simboli [modifica]
Quando si usano i simboli, questi devono essere indicati con l'iniziale minuscola, ad eccezione di quelli in cui l'unità di misura è eponima o deriva dal nome di una persona; ad esempio, per il chilogrammo si scrive kg e non Kg, mentre il simbolo SI della pressione, dedicato a Blaise Pascal, è Pa, mentre l'unità di misura viene scritta per esteso in minuscolo pascal. Il secondo è s e non sec, il grammo g e non gr. L'unica eccezione è permessa per il litro dove è accettabile sia la l che la L.
Al contrario delle abbreviazioni, i simboli del SI non devono mai essere seguiti da un punto (per il metro: m e non m.); essi devono inoltre seguire il valore numerico e non precederlo (si scrive 20 cm, e non cm 20) con uno spazio tra i numeri ed i simboli: 2,21 kg, 7,3 · 102 m². Nelle unità di misura composte, (ad esempio il newton metro: N m) i simboli delle singole unità devono essere separati da uno spazio o da un punto a mezza altezza;[1] non è ammesso l'uso di altri caratteri, come ad esempio il trattino: ad esempio si può scrivere N m oppure N·m, ma non N-m. In caso di divisione fra unità di misura, si può usare la frazione / (o la barra orizzontale) o un esponente negativo: ad esempio J/kg o J kg−1 o J·kg-1.
Qualora necessario, gruppi di unità di misura si possono mettere fra parentesi: J/K mol o J/K·mol o J·K-1·mol-1 o J (K·mol)-1.
È preferibile non usare il corsivo o il grassetto per i simboli, in modo da differenziarli dalle variabili matematiche e fisiche (ad esempio, m per la massa, l per la lunghezza).

Scrittura delle cifre [modifica]
Il SI usa gli spazi per separare le cifre intere in gruppi di tre. Ad esempio 1 000 000 o 342 142 (contrariamente alle virgole ed ai punti usati in altri sistemi: 1,000,000 o 1.000.000). Inoltre, il SI usa la virgola come separatore tra i numeri interi e quelli decimali come in 24,51. Nel 2003 il CGPM ha concesso la possibilità di usare il punto nei testi in lingua inglese.

Disposizioni di legge [modifica]
Il SI viene usato in ogni nazione e, in alcune di esse, il suo uso è obbligatorio. Come in Italia, dove l'uso del SI è stato adottato ufficialmente per legge ai sensi del Regio Decreto 23 agosto 1890 n. 7088 e della Direttiva del Consiglio CEE del 18 ottobre 1971 71/1354/CEE modificata il 27 luglio 1976 (76/770/CEE), il suo utilizzo è obbligatorio nella stesura di atti e documenti con valore legale; pertanto il mancato rispetto delle norme di scrittura sopraccitate potrebbe comportare l'invalidazione di tali atti.

Le unità di misura del SI [modifica]

Unità fondamentali [modifica]
Ogni altra grandezza (e la relativa unità di misura) è una combinazione di due o più grandezze (unità) di base, od il reciproco di una di esse. Con l'eccezione del chilogrammo, tutte le altre unità sono definibili misurando fenomeni naturali. Inoltre, è da notare che il chilogrammo è l'unica unità di misura di base contenente un prefisso: questo perché il grammo è troppo "piccolo" per la maggior parte delle applicazioni pratiche.
Grandezza fisica
Simbolo dellagrandezza
Nome dell'unità SI
Simbolo dell'unità SI
lunghezza
l
metro
m
massa
m
chilogrammo
kg
intervallo di tempo
t
secondo
s
Intensità di corrente
I, i
ampere
A
temperatura assoluta
T
kelvin
K
quantità di sostanza
n
mole
mol
intensità luminosa
Iv
candela
cd

Unità derivate [modifica]
La maggior parte delle grandezze derivate sono una moltiplicazione o una divisione di grandezze di base. Alcune di esse hanno nomi particolari. In questo modo, non solo si vede immediatamente la relazione che intercorre tra due grandezze, ma, con un controllo dimensionale, è facile verificare la correttezza del proprio lavoro.
Grandezza fisica
Simbolo dellagrandezza
Nome dell'unità SI
Simbolo dell'unità SI
Equivalenza in termini di unità fondamentali SI
Nomi e simboli speciali
frequenza
f, ν
hertz
Hz
s−1
forza
F
newton
N
kg · m · s−2
pressione, sollecitazione, pressione di vapore
p
pascal
Pa
N · m−2
= kg · m−1 · s−2
energia, lavoro, calore
E, Q
joule
J
N · m
= kg · m2 · s−2
potenza, flusso radiante
P, W
watt
W
J · s−1
= kg · m2 · s−3
carica elettrica
q
coulomb
C
A · s
potenziale elettrico, forza elettromotrice, tensione elettrica
V, E
volt
V
J · C−1
= m2 · kg · s−3 · A−1
resistenza elettrica
R
ohm
Ω
V · A−1
= m2 · kg · s−3 · A−2
conduttanza elettrica
G
siemens
S
A · V−1
= s3 · A2 · m−2 · kg−1
capacità elettrica
C
farad
F
C · V−1
= s4 · A2 · m−2 · kg−1
densità flusso magnetico
B
tesla
T
V · s · m−2
= kg · s−2 · A−1
flusso magnetico
Φ(B)
weber
Wb
V · s
= m2 · kg · s−2 · A−1
induttanza
L
henry
H
V · s · A−1
= m2 · kg · s−2 · A−2
temperatura
T
grado Celsius
°C
K[2]

angolo piano[3]
φ, θ
radiante
rad
1
= m · m−1
angolo solido[3]
Ω
steradiante
sr
1
= m2 · m−2
flusso luminoso
lumen
lm
cd · sr
illuminamento
lux
lx
cd · sr · m−2
rifrazione
D
diottria
D
m−1
attività di un radionuclide [4]
A
becquerel
Bq
s−1
dose assorbita
D
gray
Gy
J · kg−1
= m2 · s−2
dose equivalente
H
sievert
Sv
J · kg−1
= m2 · s−2
dose efficace
E
sievert
Sv
J · kg−1
= m2 · s−2
attività catalitica
katal
kat
mol · s−1
Altre grandezze
area
A
metro quadro

m2
volume
V
metro cubo

m3
velocità
v
metro al secondo

m · s−1
velocità angolare
ω


s−1rad · s−1
accelerazione
a


m · s−2
momento torcente



N · m
= m2 · kg · s−2
numero d'onda
n


m−1
densità
ρ


kg · m−3
volume specifico



m3 · kg−1
molarità SI[5]



mol · dm−3
volume molare
Vm


m3 · mol−1
capacità termica, entropia
C, S


J · K−1
= m2 · kg · s−2 · K−1
calore molare, entropia molare
Cm, Sm


J · K−1 · mol−1
= m2 · kg · s−2 · K−1 · mol−1
calore specifico, entropia specifica
c, s


J · K−1 · kg−1
= m2 · s−2 · K−1
energia molare
Em


J · mol−1
= m2 · kg · s−2 · mol−1
energia specifica
e


J · kg−1
= m2 · s−2
densità di energia
U


J · m−3
= m−1 · kg · s−2
tensione superficiale
σ


N · m−1
= J · m−2= kg · s−2
densità di flusso calorico, irradianza
σ


W · m−2
= kg · s−3
conduttività termica



W · m−1 · K−1
= m · kg · s−3 · K−1
viscosità cinematica, coefficiente di diffusione
η


m2 · s−1
viscosità dinamica
ρ


N · s · m−2
= Pa · s= m−1 · kg · s−1
densità di carica elettrica



C · m−3
= m−3 · s · A
densità di corrente elettrica
j


A · m−2
conduttività elettrica
ρ


S · m−1
= m−3 · kg−1 · s3 · A2
conduttività molare
ρ


S · m2 · mol−1
= kg−1 · mol−1 · s3 · A2
permittività elettrica
ε


F · m−1
= m−3 · kg−1 · s4 · A2
permeabilità magnetica
μ


H · m−1
= m · kg · s−2 · A−2
(intensità) di campo elettrico
F, E


V · m−1
= m · kg · s−3 · A−1
(intensità) di campo magnetico
H


A · m−1
magnetizzazione
M


A · m−1
luminanza

[6]

cd · m−2
esposizione (raggi X e gamma)



C · kg−1
= kg−1 · s · A
tasso di dose assorbita



Gy · s−1
= m2 · s−3

Prefissi [modifica]
Le unità SI possono avere prefissi per rendere più comodamente utilizzabili grandi e piccole misurazioni. Per esempio, la luce visibile ha un'ampiezza d'onda pari più o meno a 0,0000005 m, che, più comodamente, è possibile scrivere come 500 nm.
Si noti l'importanza di utilizzare correttamente i simboli maiuscoli e minuscoli per evitare ambiguità. Non è più permesso utilizzare più prefissi in cascata: ad esempio, non si può scrivere 10 000 m = 1 dakm.
Prefissi del Sistema Internazionale
10n
Prefisso
Simbolo
Nome
Equivalente decimale
1024
yotta
Y
Quadrilione
1 000 000 000 000 000 000 000 000
1021
zetta
Z
Triliardo
1 000 000 000 000 000 000 000
1018
exa
E
Trilione
1 000 000 000 000 000 000
1015
peta
P
Biliardo
1 000 000 000 000 000
1012
tera
T
Bilione
1 000 000 000 000
109
giga
G
Miliardo
1 000 000 000
106
mega
M
Milione
1 000 000
103
kilo o chilo
k
Mille
1 000
102
etto
h
Cento
100
10
deca
da
Dieci
10
10−1
deci
d
Decimo
0,1
10−2
centi
c
Centesimo
0,01
10−3
milli
m
Millesimo
0,001
10−6
micro
µ
Milionesimo
0,000 001
10−9
nano
n
Miliardesimo
0,000 000 001
10−12
pico
p
Bilionesimo
0,000 000 000 001
10−15
femto
f
Biliardesimo
0,000 000 000 000 001
10−18
atto
a
Trilionesimo
0,000 000 000 000 000 001
10−21
zepto
z
Triliardesimo
0,000 000 000 000 000 000 001
10−24
yocto
y
Quadrilionesimo
0,000 000 000 000 000 000 000 001

Unità non SI accettate per essere usate con il Sistema internazionale [modifica]
Queste unità vengono accettate accanto a quelle ufficiali del SI in quanto il loro uso è tutt'oggi molto diffuso in tutta la popolazione anche non di ambiente scientifico. Il loro uso è tollerato per permettere agli studiosi di far capire le loro ricerche ad un pubblico molto ampio, anche di non esperti nel settore. Questa categoria contiene soprattutto unità di tempo e di angoli. In teoria anche i simboli ° ' " andrebbero scritti distanziati dal valore numerico, l'uso comune è quello di scrivere per esempio 25°C e non 25 °C.
Nome
Simbolo
Equivalenza in termini di unità fondamentali SI
minuto
min
1 min = 60 s
ora
h
1 h = 60 min = 3 600 s
giorno
d
1 d = 24 h = 86 400 s
grado
°
1° = (π/180) rad
minuto primo

1′ = (1/60)° = (π/10 800) rad
secondo

1″ = (1/60)′ = (π/648 000) rad
litro
l, L[7]
1 L = 1 dm3 = 10−3 m3
tonnellata
t
1 t = 103 kg
neper[8]
Np
1 Np = 1
bel[8]
B
1 B = (1/2) ln 10 (Np)

Unità non SI accettate perché più precise [modifica]
Queste unità sono accettate perché quelle previste ufficialmente dal SI sono ricavate tramite relazioni fisiche che includono costanti non conosciute con precisione sufficiente. In questo caso si tollera l'uso di altre unità non ufficiali per la maggiore precisione ricavata.
Nome
Simbolo
Equivalenza in termini di unità fondamentali SI
elettronvolt
eV
1 eV = 1,602 177 33(49) × 10–19 J
unità di massa atomica
u
1 u = 1,660 540 2(10) × 10−27 kg
unità astronomica
ua
1 ua = 1,495 978 70(30) ×1011 m

Altre unità non SI attualmente accettate [modifica]
Queste unità sono attualmente usate in ambiti commerciali, legali, e nella navigazione. Queste unità dovrebbero essere definite in relazione al SI in ogni documento in cui vengono usate. Il loro uso è scoraggiato.
Nome
Simbolo
Equivalenza in termini di unità fondamentali SI
miglio nautico
nm
1 miglio nautico =1 852 m
nodo
kn
1 nodo = 1 miglio nautico all'ora = (1 852/3 600) m/s
ara
a
1 a = 1 dam2 = 102 m2
ettaro
ha
1 ha = 1 hm2 = 104 m2
bar
bar
1 bar = 0,1 MPa = 100 kPa = 1 000 hPa = 105 Pa
angstrom
Å
1 Å = 0,1 nm = 10−10 m
barn
b
1 b = 100 fm2 = 10−28 m2

Note [modifica]
^ Il punto a mezza altezza (·) può essere scritto al computer in ambiente Linux premendo contemporaneamente i tasti "Alt Gr" e "." e in ambiente Microsoft Windows premendo la sequenza numerica 250 mentre si tiene premuto il tasto "Alt".
^ Una data temperatura differisce nelle due scale di 273,15 (scala Celsius = scala Kelvin + 273,15), ma la differenza di temperatura di 1 grado Celsius = 1 kelvin
^ a b Inizialmente, queste unità creavano una categoria a parte chiamata "Unità supplementari". Questa categoria è stata abrogata nel 1995 dalla 20ª Conferenza Generale dei Pesi e delle Misure (CGPM), ed il radiante e lo steradiante sono ora considerate unità derivate.
^ Talvolta, non correttamente, chiamata radioattività (radioattività è il fenomeno fisico implicato, mentre attività è la grandezza derivata corrispondente).
^ Nella pratica la molarità si continua a misurare in mol/L
^ Usato il nome non SI di Nit
^ Il simbolo l fu adottato dalla CIPM nel 1879, l'alternativa maiuscola L fu adottata dalla 16ª CGPM per evitare ambiguità tra l'unità 1 (numero) e l (minuscola).
^ a b Queste unità sono usate per esprimere il valore logaritmico della misura. Molto usato nella tecnica è il sottomultiplo del bel, il decibel: dB. Sia per il neper che per il bel è particolarmente importante che la quantità misurata sia specificata, ad esempio dBV nella misura di tensione. Per maggiori informazioni consultare lo standard ISO 31.

Bibliografia [modifica]
Michelangelo Fazio, SI, MKSA, CGS & Co. dizionario e manuale delle unità di misura, Bologna, Zanichelli Editore, 1995. ISBN 8808089622
Robert Perry; Dow.W.Green, Perry's Chemical Engineers' Handbook, 8a ed. (in inglese) McGraw-Hill, 2007. ISBN 0071422943

Voci correlate [modifica]
Metrologia
Unità di misura
Sistema CGS

Collegamenti esterni [modifica]
(EN, FR) Sito ufficiale del BIPM, l'Ufficio internazionale dei pesi e delle misure
(EN, FR) SI brochure, 8a Ed. 2006 (PDF, 3,88 MB)
(EN) Sito dell'istituto nazionale americano per gli standard e le tecnologie, NIST
(EN) Il SI di unità di misura, Pubblicazione Speciale 330, NIST 2008
(EN) Guida per l'uso del SI di unità di misura, Pubblicazione Speciale 811, NIST 2008
Sito dell'istituto nazionale di ricerca metrologica
Cliccate qui per sincronizzarvi con il campione nazionale ufficiale di tempo
(EN) Calcolatrice per la conversione di varie grandezze fisiche
Conversioni tra più di 500 unità di misura, prefissi e unità derivate del SI e dell'IEC
Unità di misura
Sistemi di misurazione · Conversione delle unità di misura · Sistema consuetudinario statunitense · Sistema imperiale britannico · Antiche unità di misura italiane
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Sistema Internazionale
Unità di base: metro · chilogrammo · secondo · ampere · kelvin · mole · candela
Unità derivate: hertz · newton · pascal · joule · watt · coulomb · volt · ohm · siemens · farad · tesla · weber · henry · grado Celsius · radiante · steradiante · lumen · lux · becquerel · gray · sievert · katal
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Sistema CGS
Unità di base: centimetro · grammo · secondo
Unità derivate: dyne · erg · barye · poise · statcoulomb · statvolt · oersted · gauss · maxwell · rayl
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Unità di base: metro · tonnellata · secondo
Unità derivate: sthène · joule · chilowatt · pièze
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Unità di base: Raggio di Bohr · massa a riposo dell'elettrone · carica elementare · Costante di Dirac · energia di Hartree
▼ Espandi
Unità di misura di Planck
Unità di base: tempo di Planck · lunghezza di Planck · massa di Planck · carica di Planck · temperatura di Planck
Unità derivate: energia di Planck · forza di Planck · potenza di Planck · densità di Planck · frequenza angolare di Planck · pressione di Planck · corrente di Planck · tensione di Planck · resistenza di Planck
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